Correva l'anno 2012; con il crescente interesse verso i fari LED le case automobilistiche dotavano tutti i nuovi modelli di gruppi ottici sempre più moderni e sofisticati.
In campo aftermarket le tecnologie erano ancora costose e poco affidabili ma due aziende americane, TruckLite e JW Speaker che all'epoca costruivano fanaleria per camion, decisero di investire nella progettazione di fari LED.
Fu così che nacquero i primi fari Full LED da 7 pollici, uno standard ampiamente utilizzato da oltre 70 anni; alcune tra le più iconiche auto della storia dovevano il loro "sguardo" a fari tondi da 7" e tra queste ricordiamo la VW Beetle, la Jeep Wrangler, la Mercedes classe G, la Mazda MX-5 e la Ford Mustang.
I fari JW Speaker
Qui alla RD Custom non abbiamo mai apprezzato molto questo genere di fari, di cui oggi si trovano repliche a bassissimo costo sui canali Orientali.
L'estetica è sicuramente interessante, ci sono modelli con Freccia LED integrata, con disegni particolari e con luci diurne di qualunque forma.
Purtroppo, però. i fari da 7" sono sempre stati molto poco profondi e per renderli compatibili con la maggior parte delle auto, JW Speaker (ma anche TruckLite ed altri) hanno mantenuto la medesima profondità dei fari di 70 anni prima, installando dei proiettori a ridosso dei LED, facendo sì che la messa a fuoco non fosse ottimale.
Il guasto
Il cliente, come molti altri prima di lui, lamentava una mancata accensione dell'anabbagliante; dopo averci spedito il suo faro, abbiamo effettuato una diagnosi grazie alla quale abbiamo capito che c'era un'interruzione prima che i cavi di alimentazione raggiungessero la scheda.
In passato avevamo già operato riparazioni su fari di questo tipo e questo caso conferma ciò che già sospettavamo, il guasto non è mai lo stesso.
Abbiamo dunque provveduto ad aprire delicatamente il gruppo ottico ed a smontarlo completamente; la sua costruzione è molto semplice ed è tutto al posto giusto.
Dopo aver rimosso i proiettori davanti ai LED, abbiamo faticato non poco a rimuovere la scheda dalla scocca, avvitata ed "incollata" con del collante termico davvero forte.
Il restauro
Il faro, essendo stato utilizzato per un po' di tempo, era molto sporco e per poter lavorare in maniera corretta era necessario che venisse pulito in ognuna delle sue parti, così da non contaminare il laboratorio.
La scocca posteriore, dopo essere stata pulita dal collante, è stata pulita con microsfere di vetro e passata con solvente specifico per rimuovere qualunque impurità.
Il corpo del faro funziona anche da dissipatore di calore ed è davvero pesante e compatto.
Abbiamo inoltre rimosso gli sticker di ventilazione per poterli sostituire con i nostri in vero Gore-Tex.
La struttura così pulita e rimessa a nuovo, è pronta per ospitare nuovamente i componenti.
La riparazione
A seguito di analisi più approfondite, l'elettronica del faro è risultata essere completamente funzionante.
La scheda, molto ben progettata, comprende tutti i regolatori di tensione e di corrente per i led ad alta potenza, nonchè un circuito per stabilizzare la corrente in ingresso.
I LED utilizzati sono più potenti di quello che si direbbe guardando il fascio prodotto dal faro, segno che le ottiche sono davvero mal progettate.
Abbiamo trovato l'ingresso delle alimentazioni sul retro della scheda completamente distaccato; i punti di saldatura dei cavi erano completamente "strappati" dalle piste, quindi non sarebbe bastata una semplice saldatura.
Le piste, completamente distrutte, sono state quindi ricostruite e messe in sicurezza, così da poter ospitare nuovamente la saldatura.
L'assemblaggio
Ad elettronica ripristinata, tutti i componenti sono stati puliti e preparati per l'assemblaggio finale.
Abbiamo posizionato un nuovo nastro termico per permettere lo scambio di calore tra i led ed il dissipatore; posizionata ed assicurata nuovamente la scheda siamo passati poi alle ottiche.
I proiettori sono stati posizionati e regolati alla perfezione, insieme alla cover in plastica nera ed alla lente anteriore.
Una volta incollato il tutto, abbiamo lasciato asciugare e testato il faro acceso per 48h consecutive.
Verificate le temperature di esercizio, abbiamo poi rispedito il faro al suo proprietario.